Befana 2017: .....lambralalanguabangla.....
|
Alberto Bordogna IL MITO MUTO
Ci fu un tempo in cui tutti gli uomini parlavano la stessa lingua.
Ma in che modo questi bestioni (o come direbbe Darwin "scimmioni") tornarono a parlarsi e riacquisirono l'umanità perduta ?
Come fanno i bambini, ancora privi di linguaggio, ad esprimersi ?
Un mito-muto come ha spiegato Giambattista Vico: La lingua comune a tutti gli uomini, la prima lingua naturale, cominciò da un racconto mitico fatto di segni, gesti e cenni, ossia da un linguaggio muto. La radice comune di tutte le lingue parlate è da ricercare nei riti, nelle feste ma anche nelle istituzioni, che gli uomini crearono nel corso della loro storia e che costituirono i fondamenti della nostra civiltà. E questo percorso storico si può ancora ritrovare nel significato più profondo delle nostre parole, una volta rimossi tutti i sedimenti e le stratificazioni metaforiche. I poeti (nel senso vichiano di poietès=creatori) e gli artisti, come archeologi del linguaggio, possono scoprire, sotto l'uso comune delle parole, la lingua naturale comune a tutti gli uomini, quella lingua che prima di essere parlata fu agìta. Così, ad esempio, il senso più profondo della parola "umanità" (in latino "humanitas"), si deve ritrovare nel rito del seppellire i defunti (in latino "humare"): con questa azione l'uomo compì i primi importanti passi per uscire dallo stato di natura, riconoscendo che i propri simili, persino da morti, meritavano rispetto e venerazione; e che le loro vite non potevano essere ridotte a polvere e fango. Sono sicuro che quest'anno la Befana, senza parlare, ma con gesti, cenni e segni riuscirà a farsi intendere da tutti, visto che la sua lingua è quella del rito e del mito, il linguaggio muto comune a tutti gli uomini in quanto tali. Ed in questo modo potrà in-segnare a quanti saranno presenti sulle rive del Lambro il 5 Gennaio, il significato più profondo delle parole "pace", "accoglienza" e "solidarietà".
|
Dall'87 l'arrivo della
Befana sulle acque del fiume Lambro la vigilia dell'Epifania Promosso da Associazione Commissione Cultura Alternativa (CCA) di Carate Brianza, dal Comitato
per il diritto al Mito-Festa dei bambini e dalla gente della valle del Lambro.
|